Esiste davvero un confine netto tra un genere fotografico e l’altro? Se pensiamo alla fotografia paesaggistica e quella ritrattistica ovviamente si. Nel senso che tecnicamente hanno differenze molto importanti, e lo hanno anche al livello di impatto mentale e funzionale.
Visita la GalleryScattare questa serie di fotografie, mi ha dato l’occasione di riflettere sul fatto che, alcuni confini tra generi, persino quelli all’apparenza più funzionalmente diversi, o diametralmente opposti, alle volte vanno a coesistere nello stesso scatto, questo accade, se ci soffermiamo a pensare, persino nella pittura. Alcuni esempi che mi vengono in mente possono essere Rembrandt o Van Gogh. Ebbene nel caso di questa mia fotografia, si tratta di uno scatto di Still Life, genere al quale mi sto dando visto il periodo che stiamo attraversando. Ma se dovessimo vederne il significato, beh la sua funzione non è meramente di uno scatto di Still Life, bensì potrebbe sfociare nella fotografia sociale. Con questo scatto intendo ripercorrere quello che è accaduto negli ultimi ormai 70 anni di storia, a livello sociale, come sono cambiate le abitudini umane, e come è cambiato lentamente ma inesorabilmente il mondo che i nostri avi ci hanno consegnato. Non sta a me decidere se è un bene o un male, ma nei prossimi articoli esamineremo alcuni di questi scatti dal punto di vista tecnico e funzionale.
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