In Art Academy ci occupiamo di arti orientali, e tra esse vi è lo Shibari. Nata come Disciplina Marziale nel Medioevo Giapponese, ripresa poi nel teatro Kabuki come forma di arte in quanto, scusate la metafora ma ci sta divinamente, “Legava” Passione, Tecnica, Erotismo, Sofferenza ed ovviamente Arte. Visto che tra le nostre materie di insegnamento vi è sia lo Shibari, sia la Fotografia di Shibari, abbiamo deciso di farci raccontare questa arte dai protagonisti di essa.
La nostra prima intervista sarà dedicata ad Heidi, che spesso pratica Shibari nel ruolo di Bunny; cosa è una Bunny? Lo scopriremo prossimamente.
No, lo scopriamo ora. Praticamente una Bunny è una persona, che si presta per essere legata da uno specialista detto Rigger, nelle sessioni di Shibari, allo scopo di posare, esibire, dimostrare, insegnare, o semplicemente provare piacere nell’ esecuzione delle legaure.
Adesso è davvero arrivato il momento dell’intervista
Intervista di Alexader Home e Hugo P
- Dove sei nata? A Ravenna
- Piatto preferito? Ne ho tanti, ma direi che fritto è meglio
- Che genere di musica preferisci? Rock ma ascolto davvero di tutto
- Veniamo al dunque; di cosa ti occupi principalmente? Della mia famiglia e lavoro nel ristorantino di mia madre
Ci stiamo ancora scaldando.
- Da quando conosci il BDSM? Conosco il concetto di bdsm da quando ero ragazzina ma frequento l’ambiente da 3 anni
- E lo Shibari? Da 3 anni
- E da quando hai iniziato a praticare? Dalla prima festa a cui ho partecipato a Marzo 2018
- Cosa ti piace maggiormente del BDSM e dello Shibari? La voglia di sperimentare, la fantasia e la possibilità di cedere il controllo
- Raccontaci il tuo cammino: studi, lavori, hobbies; insomma, come hai fatto a diventare Heidi? Il mio non è stato un cammino ma un cambio abbastanza improvviso. Ho sempre avuto una vita molto normale, lavoro regolare, famiglia e figli. Amo disegnare e dipingere, mi piace ballare…insomma sono una persona normalissima. Ho provato l’esperienza di un play party e quella sera è nata Heidi; anche il nome è nato quella sera lì, un ragazzo si era convinto mi chiamassi così e mi ha chiamata così tutta la sera, mi è piaciuto e ho deciso di tenerlo.
- Domanda delicata. Come fai a capire se puoi fidarti oppure no di un rigger? Io mi faccio legare principalmente agli eventi quindi ho la possibilità di vederli in azione, parlare con loro e con chi già ha avuto esperienze con loro, in un ambiente protetto e controllato. Altrimenti di solito ci si scrive, si guardano le foto e i video ed si contattano altre bunny che hanno fatto sessione con quello specifico rigger per avere il loro feedback.
- Shibari come arte. Cosa ne pensi? Penso che sia molto affine alla danza.. spesso quando mi chiedono di cosa si tratta lo paragono al Tango o al pattinaggio artistico. Purtroppo il confine tra erotico e volgare è molto sottile e passare da arte a pornografia è un attimo.
- Invece riguardo allo Shibari come mera pratica di BDSM? Beh se vogliamo semplificare all’osso lo shibari altro non è che bondage…la B di BDSM. Inutile dire che mi piace molto.
- E cosa pensi della fotografia di Shibari come arte a se? Apprezzo molto le foto di shibari soprattutto quando riescono a trasmettere il rapporto tra le parti coinvolte. Spesso ci si limita a fotografare le modelle ma le foto che trovo più interessanti di solito includono anche il rigger. Come ti dicevo per me è una danza a due.
- Un anno con il Covid di mezzo. Come lo hai affrontato? Sono una bunny fortunata, ho il mio rigger e diversi amici dell’ambiente in zona quindi non mi è mancato quasi niente. Di sicuro sto molto di più sui social e questo mi ha permesso di conoscere anche persone fuori zona che mi piacerebbe incontrare dal vivo appena possibile. Però gli eventi mi mancano come l’acqua nel deserto.
- Ok. Sei nel dungeon, stai per essere legata, il rigger prepara le corde. Cosa pensi e cosa provi in quel momento? Cerco di svuotare la mente, sono emozionata perchè non so cosa sta per accadere e impaziente come se dovessi scartare un regalo.
- E mentre ti lega? Libertà, eccitazione, dolore e piacere. Non credo si possa descrivere davvero a parole. Se fatto con una persona con cui si ha un buon feeling il mondo scompare completamente, ci si chiude in una bolla, anche con centinaia di persone attorno ci siamo solo io e il rigger.
- Come ti senti dopo una sessione? Beh dipende come è andata la sessione. Nel più auspicabile dei casi sei pervaso dalle endorfine, quindi sei stanco ma euforico, rilassato ma anche molto eccitato. Si torna alla realtà gradualmente e sei molto grato all’altro per l’esperienza.
Torniamo a parlare di arte…
- Credi che esista una cultura alta ed una bassa, o alla fine qualsiasi cosa se ben fatta diventa arte? E’ innegabile che esistano forme di arte più accettabili di altre e che non tutto è per tutti. Ma finchè trasmette e racconta sempre arte è.
- Quale tipo di media artistico preferisci? Pittura, scultura, fotografia, musica, o altro? Musica e scrittura
- Qual è la tua opera preferita in generale? Oddio…che domanda difficile.
- Prossimi progetti? Impossibile farne al momento, ultimamente cerco di vivere il più possibile alla giornata.
Torniamo sul ludico…
- Quale posto ti piacerebbe visitare avendone la possibilità? Troppi!!! Ma ho promesso a delle persone specialissime che prima o poi le porterò in Madagascar.
- Cosa pensi del Project Shibart Di Hugo Apolide? Credo che sia un progetto davvero interessante, ben ragionato e con un obiettivo ben definito. Continuate così!
- Un’ultima domanda, cosa ne pensi di questa intervista? E’ stata una bella esperienza parteciparvi ma ora ho voglia di fare corde ahahah!
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