Intervista di Hugo P.
Tempo addietro ho avuto la fortuna di conoscere Silvia, una modella che ci ha colpiti per la sua educazione e simpatia. Siamo usciti a fare alcuni scatti in esterna, nel frattempo abbiamo scambiato 2 chiacchiere assieme, ci siamo conosciuti meglio e le abbiamo rivolto alcune domande.
Questa è l’intervista che ne è uscita:
Quanti anni hai?
Ho 25 anni.
Da quanto tempo posi?
Ho iniziato a posare assiduamente come fotomodella da due anni, anche se avevo già avuto alcune esperienze davanti la macchina fotografica durante l’adolescenza.
Per quale genere posi e quale è il tuo preferito?
I generi per cui poso sono: ritratto classico, beauty, street fashion, lifestyle, bridal, fashion e soft glamour. Fra questi, senza dubbio, il genere che amo di più è il ritratto classico.
Come mai hai deciso di diventare modella?
La moda, l’arte e la fotografia mi hanno sempre affascinato fin da quando ero piccola. In particolare, la figura della modella ha esercitato su di me un potere attrattivo molto forte dall’ adolescenza in poi. Credo che posare davanti a un obiettivo sia un potente mezzo di comunicazione e di espressione della propria personalità. Attraverso uno scatto posso raccontare me stessa, le mie emozioni e i miei sentimenti. Inoltre, tramite una foto, posso dar vita a storie, personaggi ed identità con la scelta delle pose, degli outfit, del trucco e del parrucco.
Hai avuto persone che ti hanno “sostenuto” in questa scelta?
Sicuramente nella mia formazione personale e professionale hanno svolto un ruolo fondamentale i miei genitori. Grazie a loro ho capito l’importanza di puntare sempre in alto, di lavorare tanto su me stessa per raggiungere gli obiettivi, di essere sempre preparata e soprattutto di non arrendermi mai. Mi hanno insegnato l’importanza fondamentale di amare profondamente la professione che si sceglie e di seguire sempre le mie attitudini, lavorando sodo per riuscire a raggiungere e dare forma concreta ai miei sogni senza arrendermi.
Come è stato il tuo “cammino”?
Il mio primo servizio fotografico è avvenuto quando avevo 16 anni, era un book personale che avevo deciso di realizzare per propormi successivamente a diverse agenzie di moda su Roma. Successivamente dopo aver posato per alcuni photoshooting volti alla costruzione di un composit ben articolato, ho deciso a 23 anni di introdurmi nel mondo delle collaborazioni fotografiche, proponendomi in autonomia come fotomodella per diversi progetti. Ad oggi, posso dire di aver posato per moltissimi fotografi della Capitale e di essere riuscita, dopo tanta dedizione, a costruire un portfolio strutturato e variegato che rispecchia la mia versatilità.
Chi sono i tuoi modelle di riferimento durante l’adolescenza e in che modo hanno influenzato la tua carriera?
Ho sempre ammirato moltissimo il fascino e l’eleganza delle modelle Mariacarla Boscono e Vittoria Ceretti. Ritengo che abbiano uno stile unico, ben riconoscibile, fuori dagli schemi, che rispecchia pienamente il loro forte carisma. Guardandole sfilare e posare mi ha aiutato moltissimo a sviluppare le mie capacità espressive davanti l’obiettivo.
Quale è il tuo stile preferito? (outfit)
Il mio stile preferito lo definirei sporty-chic. L’outfit che amo di più è quello che mixa capi sportivi a quelli un po’ più ricercati. Deve essere comodo, versatile, curato nei dettagli e si deve saper distinguere dai particolari.
Scatteresti nudo artistico?
Non ho mai scattato nudo artistico perché non è un genere che ritengo molto affine alla mia personalità, però questo non esclude che in futuro possa mettermi in gioco per progetti di questo tipo se li ritengo particolarmente interessanti come quelli proposti di Hugo e dell’Art Academy APS.
Cosa pensi dei lavori di Hugo e dell’Art Academy APS?
Ho avuto l’occasione di posare per Hugo per un photoshooting street fashion e sono rimasta piacevolmente stupita dalla sua professionalità e bravura. Mi ha illustrato alcuni progetti che ha deciso di portare avanti prossimamente insieme all’ Art Academy APS e ho potuto apprezzare l’alto livello artistico sia sul piano delle idee che delle opere già realizzate.
La moda sta andando incontro a grandi cambiamenti. Quali cambiamenti vorresti vedere nel futuro e come intendi contribuire?
La moda sta cambiando molto velocemente. Sto apprezzando moltissimo i grandi passi avanti che l’industria del fashion sta compiendo verso una democratizzazione sempre più vasta dell’abbigliamento. Oggi ritengo che ci sia una consapevolezza maggiore inerente all’inclusione di tipologie fisiche ed estetiche che prima venivano lasciate di più ai margini. Mi piacerebbe contribuire all’abbattimento progressivo degli stereotipi e riuscire magari a vedere sfilare nelle collezioni di alta moda donne e uomini con statura e fisicità più comuni. Il sogno della moda deve appartenere a tutti nessuno escluso. Ognuno di noi deve sentirsi rappresentato.
Come rimani positiva e motivata nei tempi di incertezza in cui viviamo?
La situazione che stiamo vivendo oggi è certamente molto difficile per tutti. Io ho un carattere molto ottimista e determinato che mi consente di rimanere super focalizzata sui miei obiettivi e sui miei progetti anche in condizioni psicologiche sfavorevoli. Occupo il tempo dedicandomi massimamente alle mie passioni, cercando di coltivare il più possibile i miei interessi e mi aggiorno sempre sul piano professionale per evitare di farmi trovare impreparata quando finalmente si tornerà a vivere appieno.
Che consiglio daresti a coloro che desiderano entrare nella moda come te?
Ovviamente non c’è una formula magica o una ricetta perfetta adatta a tutti, però sulla base delle mie esperienze personali posso dire che una delle chiavi vincenti per riuscire nel mondo della moda è sicuramente quella di sapersi distinguere. E’ necessario rimanere fedeli a se stessi, alla propria personalità e a ciò che si vuole raggiungere. Bisogna saper riconoscere e valorizzare i propri punti di forza sia fisici che caratteriali e lavorare soprattutto sui nostri punti deboli per migliorarci. Inoltre è molto importante anche curare la puntualità, la precisione e avere un comportamento professionale. E’ necessario avere passione, coraggio e tanta determinazione per riuscire ad emergere in un settore non facile, come è quello della moda.
Gallery completaCosi concludiamo il primo della serie di interviste che l’art academy dedicherà a chi vuol essere parecipe nel mondo della fotografia. in futuro se avremo l’opportunità le dedicheremo un’altra intervista dal vivo in concomitanza con una altro Shooting. Se vi è piaciuto l’articolo se avete domande o suggerimenti, scrivetelo nei commenti, condividetelo e iscrivetevi alla newsletter per rimanere sempre aggiornati.
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