I formati fotografici
Quante volte, avete sentito dire, parlando di fotografia, frasi come: “falla in 2:3” oppure “questa ha un sensore 4:3” o ancora “non mi piacciono le foto 1:1”, beh quest’ultima frase, magari potreste averla sentita da me, ma scherzi a parte, tutte queste frasi probabilmente si riferiscono al formato immagine, o formato fotografico.
In questo articolo prendendo spunto su una delle mie lezioni di composizione, parlerò di quelli che sono i formati fotografici, senza entrare nel merito su quale sia la scelta giusta o no.
Al giorno d’oggi con la fotografia digitale, è molto aduso, onestamente penso anche troppo, ritagliare le fotografie per eliminare eventuali “distrazioni” dal tema centrale della fotografia, oppure per renderle “adatte” (concetto per me piuttosto doloroso) a diversi contesti: siti, forum, social, ai quali possono essere inserite. In realtà esistono, precisi formati fotografici, che sono derivati dai formati che erano in uso nella fotografia analogica, ovvero nelle pellicole.
I formati classici della fotografia dipendevano da quelle che erano la dimensione ed il rapporto base/altezza delle pellicole, fotografiche. Adesso pur se ogni fotocamera ha il proprio sensore nel menu delle impostazioni è sempre possibile scegliere tra vari formati, intesi come rapporti base/altezza) del fotogramma, in quanto la dimensione della fotografia dipende dalla risoluzione e dalla densità (DPI) del file finale.
Detto ciò. Quali sono i formati fotografici ad oggi più in uso?
Eccoli qui.
Michael Freeman, nel suo libro compie la seguente suddivisione, anche se ne da alla fine una descrizione a mio parere incompleta:
- Formati quadrati 1:1, 5:4, 4:3
- 3:2
- Formato panoramico
Per ora parleremo di quelli che sono i formati derivanti dalle nostre fotocamere; per esempio le nostre reflex digitali che siano APS-C oppure APS-H nonché le FF (Full Frame) hanno un sensore di formato 2/3, le FF 36 x 24, mentre le APS ( C o H) una frazione di esso e cosi gli altri sensori, l’immagine seguente è stata presa da Wikipedia, per dare una idea su quelle che sono le dimensioni dei sensori.
Sempre parlando di formato possiamo concludere dicendo due cose:
- Se il nostro sensore è un 3:2, non ha senso andare ad impostare un taglio diverso nel menu della fotocamera, in quanto il CPU della fotocamera, ignorerà una frazione di fotografia, per adattarla alle impostazioni selezionate. Ne conseguirà che la fotografia verrà tagliata, di risoluzione inferiore e soprattutto con una parte irrecuperabile. Quindi scattiamo sempre in 3:2 e ciò che non ci piace lo eliminiamo, possibilmente a monte dello scatto. Ma se proprio non possiamo a monte allora ridurremo le dimensioni e cambieremo (vi prego non fatelo) i rapporti Base/Altezza della fotografia in postproduzione.
- Io penso che il FF sia pensato come sensore “cardine” in quanto emula (per dimensioni) la pellicola, che nell’era analogica, ricopriva tutto il “Range” fotografico dalle mini-compatte, alle reflex professionali che facevano fotografie che giravano il mondo. Da quel sensore si è andato sempre suddividendo, in modo da contenere costi e dimensioni delle fotocamere digitali.
Tornando ai formati; ovviamente ogni formato ha le sue peculiarità, come anche i suoi utilizzi, ma, non solo a parer mio, solo uno è il formato che potremmo definire fotograficamente corretto.
Nel prossimo articolo sui formati fotografici parleremo delle origini, motivazioni e della destinazione di utilizzo dei vari formati fotografici.
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